Pugno duro di Matteo Salvini contro i giudici. Pronto il ricorso al Consiglio di Stato contro le sentenze che hanno bocciato i suoi provvedimenti.
ROMA – Matteo Salvini alza il tiro sui giudici che hanno bocciato i provvedimenti sui migranti. Il Viminale ha comunicato il ricorso al Consiglio di Stato da parte del dicastero contro tutte le decisioni dei Tribunali che sono andate contro le norme firmate dal leader della Lega.
Il ministro dell’Interno chiede all’Avvocatura dello Stato di “valutare se i magistrati che hanno emesso le sentenze avrebbero dovuto astenersi, lasciando il fascicolo ad altri, per l’assunzione di posizioni in contrasto con le politiche del governo in materia di sicurezza, accoglienza e difesa dei confini“.
Matteo Salvini mette nel mirino i giudici
Ma le decisioni e le intenzioni di Matteo Salvini non si fermano qui. Il vicepremier ha ordinato al Viminale di fare degli approfondimenti sui giudici che hanno bocciato le proposte. E quindi ‘tracciare‘ le uscite pubbliche e informarsi sui loro rapporti di vicinanza e collaborazione con chi difende gli immigrati.
Un controllo approfondito che potrebbe provocare diverse polemiche tra maggioranza e opposizione. Da capire il comportamento del M5s in questo caso. Finora i pentastellati non hanno rilasciato nessuna dichiarazione.
Chi sono i giudici nel mirino di Salvini
Nel mirino di Matteo Salvini sono finiti in particolare due giudici: Luciana Breggia e Matilde Betti. Alla prima, che presta servizio a Firenze, è stato contestato di aver censurato la parola clandestini da un discorso alla presentazione di un libro dove era seduta accanto alla portavoce di Mediterranea e al docente di filosofia del diritto e diritto degli stranieri.
Ancora più approfondito, invece, il dossier su Matilde Betti. L’unica contestazione fatta dal Viminale risale al 2016 quando il magistrato, ora in servizio a Bologna, è stata relatrice di un seminario sul diritto d’asilo. Un pugno che è destinato a procurare diverse polemiche.